L'attuale contesto macroeconomico è caratterizzato da un'inflazione in aumento, elevati tassi di interesse e un rallentamento della crescita economica.

Mentre gli investitori prendono in esame le diverse opzioni per far fronte a questi tempi incerti, cerchiamo di capire se un'allocazione sui mercati privati possa aumentare la resilienza dei portafogli e migliorare i profitti.

Crescita dei mercati privati

Prima di valutare i vantaggi derivanti dagli investimenti in mercati come l'immobiliare, le infrastrutture, il private equity e il credito privato, è bene ricordare le dimensioni e l'importanza di queste asset class nell'ambito dell'attuale contesto di investimento.

Negli ultimi vent'anni, i mercati privati sono cresciuti in maniera sensazionale, in alcuni casi superando i public market. Di seguito, il Grafico 1 mostra la crescita sostanziale dei mercati privati, che alla fine del 2021 presentavano un AUM di oltre $10.000 mld, in rapporto all'evidente tendenza al ridimensionamento dei mercati pubblici.

Grafico 1: La fenomenale crescita dei mercati privati

Fonte: Preqin, settembre 2022.

Allo stesso tempo, il Grafico 2 mostra la drastica diminuzione del numero di aziende quotate negli Stati Uniti. Dal momento che molte realtà scelgono di rimanere private per un periodo di tempo più lungo, gli investitori interessati a un'esposizione ad aziende innovative e in rapida crescita stanno cercando nuove opportunità proprio nei mercati privati.


Grafico 2: La contrazione dei mercati pubblici e le aziende statunitensi

Fonte: World Bank Data Set, ultimi dati, 2019.

Gestire il rischio sfruttando la diversificazione

Come abbiamo visto nei grafici precedenti, gli asset dei mercati privati non rappresentano più investimenti di nicchia, ma sono destinati a diventare una componente sempre più importante nei portafogli diversificati.

La recente volatilità dei mercati ha dimostrato che, contrariamente a quanto si pensava, azioni e obbligazioni non sono decorrelate, fatto che ha messo in discussione la tradizionale composizione dei portafogli con il 60% in azioni e il 40% in obbligazioni. Molti investitori abbandonano il modello 60/40 in favore di una maggiore diversificazione e proprio sull'onda di questo trend i mercati privati stanno prendendo sempre più piede tra le opzioni di allocazione.

Una questione di correlazione

Quando si crea un portafoglio diversificato, è essenziale essere consapevoli delle correlazioni esistenti tra gli asset. Il Grafico 3 dimostra che i mercati privati sono scarsamente correlati ai mercati pubblici.

Grafico 3: Correlazione tra mercati privati e pubblici

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Fonti: Dati sui mercati privati: Burgiss marzo 2000-marzo 2022; dati sui mercati pubblici: Refinitiv Eikon marzo 2000-marzo 2022, MSCI Europe (USD) Total Return Index, S&P 500 (USD) Total Return Index, Bloomberg Global Aggregate Credit (USD) Total Return.

Come evidenziato dal Grafico 2, inoltre, i mercati pubblici offrono sempre meno opportunità di diversificazione. Le società large cap dominano infatti i public market, con le cinque maggiori aziende che rappresentano il 22% dell'indice S&P 500. Ciò significa che rischi e rendimenti sono in mano a pochi player.

Riteniamo che, dal momento che sempre più aziende decidono di rimanere private, l'allocazione nei mercati privati possa offrire una fonte concreta di diversificazione dei portafogli.

Identificare le opportunità in un contesto di incertezza

Oltre a migliorare i livelli di diversificazione, l'allocazione su mercati privati potrebbe consentire agli investitori di sfruttare meglio le opportunità di crescita strutturale a lungo termine.

The opportunities offered by different sectors, such as healthcare, food and financial services, are wide.

The Covid-19 pandemic has accelerated many of these trends and highlighted the need for technological advances. The opportunities offered by different sectors, such as healthcare, food and financial services, are wide. In particular, technological innovations play a significant role in the growth of economies and sectors.

Along with the transition to low-carbon economies and net-zero emissions targets, in light of the war in Ukraine, the importance of independence and energy security has become increasingly important. To achieve these goals, investments in renewable energy and efficient technologies need to be significantly increased. This will drive innovation, reduce emissions and secure energy supplies. Investing directly in these sectors is possible thanks to private markets, in particular infrastructure for renewables and private credit funds dedicated to new technologies for power plants and renewable energies. With these positions, investors can enhance the resilience of their portfolios to climate change.

Demographic change

Finally, developed countries are aging rapidly, contrary to what happens in emerging markets. As the population ages, consumer demand will be more service-oriented, particularly healthcare, with a special focus on maintaining health and well-being.

During the pandemic, we have seen an amazing development of digital health, based on mobile devices, which has put the focus on telemedicine, virtual consulting and e-pharmacy services. To support younger economies, investments in infrastructure and urban development will be crucial. We foresee considerable opportunities in transport systems, utilities and social infrastructure, such as schools and hospitals.

The allocation to infrastructure, real estate and natural resources will allow investors to direct their exposure to these issues and take advantage of demographic changes taking place in developed and emerging markets.

Final Thoughts

In a still uncertain economic and geopolitical environment, we believe that building a resilient portfolio by leveraging diversification will be critical to addressing market volatility.

Allocation to private markets is a way to add more diversified sources of return to client portfolios. That said, given the complexity of these markets, selectivity, control, experience and skill are needed to identify assets that draw significantly on long-term structural growth drivers.
  1. Bloomberg, S&P 500 Index, September 2022.