Gli investitori hanno a disposizione una serie di metriche del carbonio ai fini della gestione del rischio di carbonio, della rendicontazione e del processo decisionale di investimento. Con la continua evoluzione delle strutture di riferimento del settore, gli investitori si stanno spostando sempre più da metriche di intensità di carbonio basate sui ricavi, verso metriche di tipo EVIC (Enterprise Value Including Cash). Ma questo cambiamento ha alcune implicazioni importanti. Entrambe le metriche raccontano una storia diversa e infatti possono muoversi in direzioni opposte pur entro scenari identici. Le oscillazioni nelle metriche del carbonio possono anche essere guidate da fattori che vanno oltre le sole emissioni di carbonio.

Perché la scelta delle metriche del carbonio è importante?

Comprendere le diverse metriche del carbonio è importante per gli investitori che stanno cercando di individuare le proprie esposizioni al rischio di carbonio e gestire i propri obiettivi di carbonio, per questi motivi:

  • Gli investitori possono sovrastimare o sottovalutare l'impatto climatico delle loro decisioni di investimento se i principali fattori alla base del cambiamento non sono ben compresi
  • Gli investitori possono interpretare erroneamente i cambiamenti nelle metriche del carbonio rispetto all'impatto sul mondo reale
  • È possibile che gli investitori non riescano a gestire i propri obiettivi di carbonio in modo efficace a fronte della volatilità del mercato che può determinare forti fluttuazioni nelle metriche del carbonio, in particolare nelle metriche basate sull'EVIC


Le tre metriche principali del carbonio

La tabella seguente mostra le tre metriche principali del carbonio a livello di portafoglio. Queste tre metriche sono ampiamente utilizzate e sono allineate ai principali standard di settore e normativi. Nel 2017, la Taskforce on Climate-Related Financial Disclosure (TCFD) ha incoraggiato l'intensità media ponderata del carbonio (WACI, Weighted Average Carbon Intensity) come metrica principale da divulgare. Successivamente, nel 2020, la Partnership for Carbon Accounting Financials (PCAF) ha definito le "emissioni finanziate" basate sull'EVIC come il nuovo standard coerente di informativa sul carbonio per gli investitori.

Tabella 1: Metriche principali del carbonio

Metriche principali a livello di portafoglio

Unità

Assolute o Intensità

Emissioni finanziate

tCO2e

Assolute

Intensità economica delle emissioni

tCO2e/$m investiti   

Intensità

Intensità media ponderata del carbonio (WACI)

tCO2e/$m di ricavi   

Intensità

Emissioni finanziate

Le emissioni finanziate calcolano le tonnellate assolute di CO2 finanziate o possedute dagli investitori sia nel settore azionario che in quello obbligazionario, ovvero tutte le emissioni finanziate mediante investimenti sul mercato internazionale dei capitali. La metrica attribuisce la proprietà delle emissioni in base alla percentuale del valore d’impresa comprensivo di liquidità (EVIC) posseduta dall’investitore.

Evic calculation

L’EVIC è costituito dalla somma della capitalizzazione di mercato e dell’indebitamento totale. La capitalizzazione di mercato è determinata dai fondamentali (utili) e dalle valutazioni di mercato misurati dai rapporti prezzo/utili (P/E). Analogamente, l’indebitamento totale varia in base alle decisioni di finanziamento del debito di una società. Pertanto, se le quotazioni azionarie scendono a causa di una contrazione dei rapporti P/E, l’EVIC si riduce. In questo scenario, gli investitori obbligazionari avranno una quota maggiore di EVIC, e, di conseguenza, nell’ipotesi che le emissioni restino costanti, tali investitori obbligazionari riscontreranno un aumento delle emissioni finanziate, mentre gli investitori azionari riscontreranno un calo di tali emissioni dal momento che possiedono una quota inferiore di EVIC. Tali dinamiche vengono analizzate più dettagliatamente in questa breve ricerca.

Naturalmente, ciò che conta per l'impatto sul mondo reale è la variazione delle emissioni assolute. Tuttavia, per poter raffrontare le emissioni di carbonio tra aziende e investitori di dimensioni diverse e per consentire la crescita degli asset di un fondo, le emissioni devono essere normalizzate. Questo genera i parametri di misurazione dell’intensità di carbonio. Il termine Economic Emissions Intensity, ovvero intensità economica delle emissioni, è stato coniato dalla PCAF e utilizza l’EVIC per la normalizzazione delle emissioni, al contrario, WACI utilizza i ricavi al denominatore per normalizzare le emissioni.

Ricavi o EVIC come denominatori: qual è l’impatto?

I ricavi e l’EVIC possono muoversi in direzioni opposte. Pertanto, la WACI e l’intensità economica delle emissioni possono muoversi in direzioni opposte vista la rispettiva sensibilità alle variazioni nel proprio denominatore. Lo dimostriamo tramite l’esempio di Orsted. In precedenza azienda dell'oil&gas, Orsted ha cambiato pelle diventando oggi uno dei maggiori produttori di energia eolica offshore.

Nel Grafico 1, abbiamo calcolato le metriche della WACI e dell’intensità economica delle emissioni per Orsted relative al periodo 2018-2022. Abbiamo utilizzato i dati storici del carbonio per il periodo 2018-2020. Per calcolare le metriche del 2021 e 2022, abbiamo utilizzato i dati finanziari del 2021 e 2022 con i dati delle emissioni più aggiornati (dal 2020). Il grafico evidenzia una totale divergenza tra WACI ed Economic Emissions Intensity nel 2020, 2021 e 2022.

Grafico 1: Divergenza della metrica del carbonio per Orsted

Carbon metric divergence graph

Fonte: Trucost, Bloomberg, abrdn.

È importante capire in che modo sono cambiate le componenti sottostanti di queste metriche ed è ciò che viene illustrato nella Tabella 1 di seguito, utilizzando le variazioni percentuali annue. Prendiamo inoltre in considerazione le emissioni totali di Orsted, che mostrano il successo ottenuto dall'azienda sul fronte della decarbonizzazione delle proprie attività.

Tabella 1: Metriche del carbonio di Orsted – capire le variazione nelle componenti sottostanti

Orsted underlying components

Fonte: Trucost, Bloomberg, abrdn. Azienda mostrata solo a fini illustrativi.

La divergenza è chiaramente determinata dalle variazioni nei ricavi e nell’EVIC. Ad esempio, nel 2020 un calo dei ricavi ha determinato un aumento della WACI, mentre un aumento dell’EVIC ha portato a una diminuzione dell’Intensità economica delle emissioni, con quasi nessuna riduzione delle emissioni assolute. Nel 2021, si rileva uno scenario esattamente opposto. Inoltre, anche laddove la metrica dell’intensità si sposta nella stessa direzione, possiamo osservare che l’entità della variazione è particolarmente incostante. Nel 2019, l’Intensità economica delle emissioni presenta una decarbonizzazione quasi doppia rispetto a quella della WACI.

Dunque quale metrica dovrebbero scegliere gli investitori?

Ciascuna metrica del carbonio risponde a una domanda leggermente diversa:

  • La WACI fornisce informazioni sull’efficienza delle emissioni di carbonio di un'azienda per dollaro di fatturato realizzato ed è una metrica utile per confrontare le aziende all’interno dei settori.
  • L’Economic Emissions Intensity è una misura utile per comprendere l’intensità delle emissioni di carbonio rispetto al valore investito e consente agli asset manager di normalizzare la crescita di un portafoglio.
  • Le Emissioni finanziate forniscono un’importante rassegna in termini assoluti delle emissioni possedute da diversi investitori. Tuttavia, la ripartizione in base alla percentuale di EVIC posseduta è ancora imperfetta poiché le variazioni possono essere determinate dalla volatilità dei valori di mercato del capitale e del debito delle imprese.

Dal momento che tutte queste metriche presentano punti di forza e di debolezza, è indispensabile tenerle tutte sotto controllo. Inoltre, la volatilità a breve termine indica la necessità di scomposizione del portafoglio. Per cogliere il quadro d’insieme, gli investitori dovrebbero poi monitorare le emissioni totali dell'azienda come illustrato nella Tabella 1.

Quando si valutano le emissioni di carbonio, ciò che conta maggiormente per gli investitori non è il punto in cui si trovano oggi tali emissioni, ma quello in cui si troveranno in futuro...

L’importanza di una previsione prospettica

Quando si valutano le emissioni di carbonio, ciò che conta maggiormente per gli investitori non è il punto in cui si trovano oggi tali emissioni, ma quello in cui si troveranno in futuro, sia che si tratti di un'azienda o di un portafoglio. Per ricavare questa previsione prospettica delle emissioni, dobbiamo prevedere le componenti fondamentali, vale a dire:

  • Emissioni assolute: questo valore può essere ricavato dalle previsioni sulle emissioni delle analisi degli scenari climatici e dagli obiettivi aziendali credibili
  • Ricavi: si presuppone che questi crescano in percentuale costante e in linea con la crescita economica
  • EVIC: prevedere l’EVIC è molto più difficile e soggetto alla volatilità, pertanto pone delle sfide agli investitori in un’ottica di lungo termine
  • Quando vengono previste le intensità, è essenziale che gli investitori definiscano chiaramente le ipotesi di base utilizzate in termini di crescita dei ricavi e dell’EVIC.

    Quali sono le principali implicazioni per gli investitori?

    • Tutte e tre le metriche del carbonio devono essere divulgate e scomposte

La scelta della metrica del carbonio è importante, tutte le metriche offrono agli investitori analisi sul carbonio diverse e a volte opposte e devono essere divulgate.

La scomposizione delle metriche è necessaria per esaminare i fattori alla base del cambiamento, in particolare nei casi in cui le variazioni nelle metriche del carbonio non sono correlate ai fondamentali del carbonio. Ad esempio, quando le variazioni dell’EVIC dipendono dalla volatilità del mercato o quando gli shock sui ricavi influiscono sui risultati finali.

Può inoltre essere utile prendere in considerazione il totale delle emissioni assolute di un'azienda per integrare le metriche del carbonio. Tuttavia, occorre comprendere che la normalizzazione delle emissioni è importante e necessaria affinché gli investitori possano confrontare aziende e comparti di dimensioni diverse. In abrdn, la definiamo “Fiduciary Carbon Risk Management".

  • E soprattutto, abbiamo bisogno di una previsione prospettica sul carbonio e di obiettivi credibili

Le metriche del carbonio basate sui modelli dei dati storici devono essere integrate con una previsione più prospettica che utilizzi analisi degli scenari, obiettivi delle emissioni aziendali e una valutazione della loro credibilità, nonché dati sui ricavi green e spese per investimenti green. Questi elementi supportano tutti lo sviluppo di una previsione prospettica sul carbonio. È importante essere consapevoli del fatto che la disponibilità dei dati a volte possa risultare scarsa e che le metodologie prospettiche siano relativamente recenti. Nonostante ciò, riteniamo che gli investitori dovrebbero cercare di integrare questo tipo di dati al meglio, utilizzando un approccio che tenga conto in modo trasparente di eventuali lacune nei dati.

  • Concentrarsi solo sulle metriche del carbonio non basta per la decarbonizzazione del mondo reale

L’uso delle sole metriche del carbonio comporta il rischio che gli investitori prendano decisioni non in linea con gli obiettivi climatici. È essenziale che le emissioni di carbonio vengano misurate, dichiarate e confrontate. Tuttavia, questo è solo uno degli elementi costitutivi del toolkit Net-Zero Directed Investing di abrdn. A nostro avviso, sostenere la decarbonizzazione del mondo reale richiede inoltre un solido azionariato attivo e altre soluzioni di investimento focalizzate sullo zero netto.